PARCOURS TEMPOREL ARTISTIQUE

France > Pays de la Loire > Loire-Atlantique > 44560 > Paimbœuf > 13 rue Pierre Jubau

Percorso d'arte in città

L'associazione 13ARTS, in collaborazione con il comune di Paimboeuf, ha avviato la creazione di un percorso temporale nella città con la partecipazione del collettivo 100pression e di due dei suoi artisti: LARGO e Francesco PERSU. Paimblotin(e), visitatori, turisti, ciclisti della Loira in bicicletta, tutti, hanno potuto vedere e assistere alla nascita di tre murales creati da due membri del collettivo 100pression di Nantes: WIDE e Francis PERSU. Abbellire l'area e modernizzare lo spazio pubblico, affermare la forte identità di Paimb?uf, incoraggiare le persone a scoprire la città e svilupparne l'attrattiva turistica attraverso un'altra forma d'arte e di espressione: questa è l'ambizione del progetto condotto dall'associazione 13ARTS in collaborazione con il Comune. L'obiettivo era quello di evidenziare il patrimonio marittimo, storico, industriale e naturale della nostra città attraverso l'arte urbana. L'hangar Iniziamo questo viaggio con uno sguardo misterioso, quello di Jacques-Noël SANÉ, soprannominato "il Vauban della Marina" Nato a Brest nel 1740 e morto a Parigi nel 1831, fu il più brillante ingegnere navale francese dell'epoca della vela. Sul lato della Loira, scopriamo la nave "La Méduse" costruita a Paimb?uf. Napoleone se ne interessò durante la sua visita nel 1808. Fu inaugurato e acclamato dalla folla il 1° luglio 1810 prima di affondare il 2 luglio 1816, causando la morte di 160 persone, 147 delle quali furono abbandonate su una zattera di fortuna. Il naufragio ispirò a Théodore Géricault, nel 1818-1819, il quadro monumentale "La zattera della Medusa", esposto al Louvre. Il passaggio degli acadiani Un mix colorato del passato industriale di Paimb?uf e del suo patrimonio naturale. Troverete l'Angélique des estuaires (erba della febbre), una rara pianta endemica francese minacciata e protetta. Così come la Gratiola, nota anche come erba dei poveri o Petite digitale? Qui è rappresentata anche la fabbrica Kuhlmann. Per 80 anni, il comune di Paimb?uf ha ospitato il più grande centro industriale del sud dell'estuario, la fabbrica Kuhlmann, che nel 1970 contava ancora più di 700 dipendenti. Molto presto attivo nella produzione di fertilizzanti, il gruppo industriale è stato un pioniere nello sviluppo dei superfosfati. Fino alla sua chiusura nel 1996, il sito produceva piombo tetraetile, essenziale per la composizione della benzina. Con la creazione di alloggi, club sportivi e una scuola, questa fabbrica ha segnato la storia di Paimb?uf. Il cortile del Centro culturale Georges Brassens (26, boulevard Dumesnildot) Qui è rappresentato Pierre Chevry, proprietario della fabbrica Kuhlmann di Paimb?uf. Nato nell'Haute-Marne nel 1894, ingegnere, politecnico e membro della Resistenza, si occupò di avvisare i suoi dipendenti prima dell'arrivo dei tedeschi. Morì durante la deportazione il 17 agosto 1944. La fabbrica è rinata e il suo logo (una K blu) e il suo motto NEC PLURIBUS IMPAR (Tutto è possibile per lui) sono visibili sull'affresco. Tre murales in tre luoghi: ? L'HANGAR, quai Sadi-Carnot ? Il Passage des Acadiens, banchina Sadi-Carnot ? Il cortile del Centro culturale Georges-Brassens (26, boulevard Dumesnildot) Chi sono? L'associazione 13ARTS è stata creata da Carine e Gaël, due appassionati di graffiti e patrimonio industriale. È stato istituito nell'ex Centro di cura Paimb?uf, situato in rue Pierre-Jubau, al fine di sviluppare un luogo per le esposizioni e la libertà di espressione artistica multidisciplinare. L'associazione si propone di rendere la cultura accessibile in modo ampio e trasversale, di orchestrare l'incontro tra il pubblico e gli artisti e di promuovere la creazione, il patrimonio urbano e il talento locale attraverso l'arte di strada. Persu è attivo nella scena francese dei graffiti fin dai primi anni '90, lavorando sotto vari pseudonimi. È all'interno della squadra OCT che sviluppa una tecnica che gli permette di creare qualsiasi cosa, da un semplice "flop" a un affresco ultra colorato. Sebbene si ispiri ai fumetti per l'elaborazione dei suoi personaggi e paesaggi, la sua specialità rimane il "Wild style", uno stile di lettering complesso. Disegnando instancabilmente, sono i legami tra le lettere che lo affascinano e con cui gioca maggiormente. Fin dall'infanzia, Wide è stato affascinato dagli spazi abbandonati, ceduti dall'uomo alla natura. Queste rovine moderne ci ricordano la nostra temporalità, l'impermanenza di tutto. Da 20 anni realizza dipinti, essenzialmente effimeri, in questi luoghi in decadenza. Questa pratica ha sviluppato in Wide un interesse per l'obsolescenza prodotta dal tempo e lo ha portato, in questa ricerca di estetizzazione dell'effimero, alla Glitch art. Quest'arte consiste nel riconoscere la bellezza negli errori di visualizzazione delle immagini digitali, sotto forma di frammentazioni, ripetizioni e artefatti. Wide cerca di riprodurre in pittura questa estetica dell'obsolescenza tecnologica che può apparire sui nostri schermi LCD. La raccolta di fototessere, testimonianze di un momento nel tempo, e la cattura di parole tratte dal flusso di informazioni continue che sono allo stesso tempo "notizie" e già superate, costituiscono la materia prima del lavoro in studio di Wide. Esplora questi temi in opere che tendono all'astrazione, sperimentando diversi media e tecniche. Associazione 13ARTS Carine JOLY (Presidente), 06 47 97 66 16 / [email protected] / www.facebook.com/13arts.asso Collectif 100pression, 11 Rue des Olivettes, 44000 Nantes / 06 08 02 79 81

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