Parc du Château de Compiègne

Dal XVI secolo, intorno al castello sono stati allestiti diversi giardini... Quando Luigi XV decise di ricostruire il castello, chiese all'architetto Jacques-Ange Gabriel di progettare un giardino. Il giardino progettato da Gabriel, con le sue cinque terrazze e i parterres de broderies, non fu mai completato. Di questo progetto rimangono i quinconce di tigli che incorniciano il giardino e una piccola piscina rotonda, originariamente sistemata sulla terrazza di Maria Antonietta e poi spostata al centro del Roseto. A partire dal 1810, l'imperatore affidò all'architetto Berthault la gestione degli spazi esterni. Il desiderio dell'imperatore era quello di "collegare al più presto il palazzo con la foresta, che è il vero giardino e che costituisce tutto il piacere di questa residenza". Berthault creò un grande parco di 700 ettari che collegava il giardino alla foresta: il famoso "allée des Beaux-Monts" e il "berceau de Marie-Louise" (culla di Maria Luisa), un insieme di tralicci verdi a forma di culla che conduce al cuore della foresta. Il giardino del castello di Compiègne, così come concepito da Gabriel nel 1755, non prevedeva un piano preciso per l'installazione di opere scultoree. Le prime due statue furono installate in cima alla rampa, il Filottete ferito di Dupaty e la Venere del Campidoglio di Chinard, durante il Primo Impero, sotto la direzione di L.-M. Berthault. Oggi, il giardino del Castello di Compiègne conta una trentina di opere scolpite. Provengono da saloni o da commissioni private. L'unica eccezione è l'ultima scultura installata, nel 1869, un'Andromeda di Clesinger, nipote di George Sand. Alcune opere sono originali, ma il parco ospita anche molte copie dell'antico, come la Venere Genitrice di Barthélémy Frison o la Venere del Campidoglio di Joseph Chinard.