Vestiges du château de Peyroles

È difficile immaginare, scoprendo le rovine di questo antico castello situato sul suo picco roccioso nella selvaggia valle del Liort, che fosse così importante da dare il nome a un'intera regione, il Peyralès, perché era la sede di una signoria che estendeva il suo potere tutt'intorno. Le rovine ci mostrano una torre quadrata costruita con cura nonostante la difficoltà di lavorare la pietra scistosa locale. Fino a poco tempo fa erano ben visibili i resti (arcate) della chiesa di San Vincenzo. Purtroppo il crollo di un arco di sostegno ci priva della vista che avevamo. Il castello dell'anno 1000 stava cadendo in rovina quando, su insistenza degli abitanti di Blauzac, il signore di Castelmary, erede del luogo, decise di riparare la torre e le mura nel 1381 per far fronte agli attacchi degli stradisti durante la Guerra dei Cento Anni. L'aia era suddivisa in 21 "cazaux", piccoli appezzamenti di terreno destinati a una costruzione molto modesta, acquistati per lo più dagli abitanti di Blauzac e delle frazioni circostanti che, in meno di mezz'ora, potevano venire a rifugiarsi lì. Accesso: da La Salvetat prendere la strada per Carmaux. A circa 3,5 km, sulla sinistra, si trova l'accesso al castello (cartello). L'area naturale di La Roque, la cappella di Murat e il castello di Roumégous sono accessibili dal piccolo villaggio di Bellecombe. Prendere la strada che parte dall'incrocio di Couderc, non lontano dal municipio (cartello) e seguire le indicazioni lungo il percorso. L'ACCESSO È VIETATO OLTRE IL CARTELLO. LE ROVINE SONO PERICOLOSE.