Eglise Saint Martin

France > Hauts-de-France > Oise > 60240 > Lierville > Rue Saint-Martin

Costruita nel cuore del villaggio, nel mezzo dell'antico cimitero, di cui oggi rimane solo il calvario, Saint-Martin offre una vera e propria sintesi dei metodi di costruzione tra l'XI e il XVI secolo. Come spesso accade, la navata centrale è la parte più antica. La parete sud, l'unica che si è conservata, presenta un motivo a lisca di pesce e piccole finestre (ora bloccate) con chiavi di volta simulate, che sono il segno distintivo dell'XI secolo. Questa prima chiesa - non sappiamo nulla delle sue parti orientali - fu completata poco prima della metà del XII secolo da un portale nella facciata e da un campanile sul fianco meridionale. Il profondo portale, che sporge interamente dalla parete frontale, presenta tre archivolti, il secondo dei quali è decorato con una doppia fila di bastoni spezzati. È sormontato da un timpano. Costruito completamente fuori terra, il campanile ha una base quadrata molto alta, quasi spoglia, che proietta una cella campanaria ottagonale sopra i tetti della chiesa. Il passaggio alla pianta ottagonale è dato dai tagli agli angoli della base. Le otto campate semicircolari sono incorniciate da sottili colonne e una piramide di pietra, simile a quella di Bouconvillers, la sormonta. Il pavimento del campanile e la guglia sono stati ricostruiti in modo identico dopo il crollo quasi completo del 1968. All'interno, la base è coperta da una volta arcaica a costoloni, accolta da mensole scolpite con volti o maschere. Il coro primitivo fu sostituito intorno al 1170 da un nuovo coro a due campate con un chevet piatto. Doppiette, ogive e formette ricadono su fasci di colonne tramite capitelli decorati principalmente con foglie d'acanto, come si conveniva all'epoca. Verso la fine del XIV secolo fu aggiunta una cappella signorile a due campate sul lato nord del coro, mentre un'altra cappella fu costruita poco dopo nell'angolo sud-est. Le ogive della volta, già prismatiche nel profilo, ricadono su mensole scolpite a nord e su colonne a sud. In questa occasione fu ricostruita la volta della seconda campata del coro. Con i suoi tre timpani indipendenti e le sue bifore sormontate da un rosone, l'ampio chevet piatto fa bella mostra di sé. Infine, nel XVI secolo, la navata centrale fu ampliata a nord con una navata a cinque campate con volta a crociera. La volta della navata centrale fu iniziata ma mai completata. Una trave del XVI secolo, ancora al suo posto all'ingresso del coro, varie statue in pietra, anch'esse del XVI secolo, e un fonte battesimale del 1544 accrescono l'interesse dell'edificio. Dominique Vermand

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