La Base 11/19

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La Base 11/19 è uno dei 5 principali siti del bacino carbonifero che è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO il 30 giugno 2012!

La fossa 11/19, i cumuli di scorie 74, 74a e 74b, la Cité des Provinces e la Cité 11 sono tra i 353 elementi che compongono il Bassin Minier Patrimonio dell'Umanità e contribuiscono al suo carattere universale ed eccezionale. Il pozzo 11 è l'undicesimo pozzo creato dalla Société des Mines de Lens per l'estrazione del carbone. Il pozzo 11 fu scavato nel 1891 e la miniera entrò in funzione nel 1894, con quasi 1.500 minatori che vi lavoravano. Nel 1903, dei 12 pozzi gestiti dalla Société des Mines de Lens, il pozzo 11 era quello con la maggiore produzione annuale (358.450 tonnellate di carbone). L'architettura degli edifici del sito è simile a quella degli altri siti aperti dalla società tra la fine del XIX secolo e la vigilia della Prima Guerra Mondiale. Dopo la Prima Guerra Mondiale, la Société des Mines de Lens dovette ricostruire i suoi pozzi devastati per poter riprendere la produzione. Una sfida caratterizzata da vincoli tecnici ed economici e dalla carenza di materiali. Per ragioni di rapidità ed economia, per la costruzione dei vari edifici furono utilizzati modelli standard. La legge del 17 marzo 1946 confermò la nazionalizzazione di tutte le miniere di carbone in Francia. Gli impianti dell'ex Société des Mines de Lens appartengono ora al gruppo Lens, che si fonde con il gruppo Liévin nel 1952. Charbonnages de France elaborò un programma per concentrare e modernizzare le sue miniere di carbone. Il principio era quello di raggruppare le operazioni di diversi siti in pozzi dotati delle attrezzature più potenti. Dai 109 siti estrattivi del 1945, nel 1959 ne rimanevano solo 60. La creazione del pozzo 19, oscurato nel 1954, faceva parte di questo sviluppo. Il concentratore entrò in funzione nel 1960. In quel periodo iniziò la recessione carbonifera. Da quel momento in poi, la torre fu in grado di estrarre 6.000 tonnellate al giorno, impiegando 5.000 minatori sotterranei. Il pozzo 11/19 ha cessato l'attività il 31 gennaio 1986. Fu lanciata una campagna per salvare il sito dalla demolizione. Il sito è stato acquisito dalla città di Loos-en-Gohelle nel 1990 ed è stato rapidamente rilevato da organizzazioni che sviluppano attività economiche, ambientali, sociali o culturali: CPIE Chaine des Terrils (Centre Permanent d'Initiatives pour l'Environnement), Culture Commune, ecc. È stato classificato come monumento storico nel 1992 e poi classificato nel 2009. L'agglomerato urbano ha acquisito il sito nel 2000 e ha avviato un vasto piano di sviluppo che rispetta il patrimonio esistente. Oggi il sito è considerato un punto di riferimento in termini di riconversione e sviluppo. Nelle vicinanze si trovano i due cumuli di scorie di Loos-en-Gohelle, i più alti d'Europa. Sono il risultato dell'attività mineraria svolta tra il 1960 e il 1970.

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