Festival International de Colmar : Le Quatuor dont tout le monde parle

QUARTETTO MODIGLIANI Amaury Coeytaux, Loïc Rio, violini Laurent Marfaing, viola François Kieffer, violoncello Il Quatuor Modigliani ha appena festeggiato il suo 20° anniversario ed è uno dei principali quartetti d'archi al mondo. Grazie al sostegno di generosi mecenati, ha il privilegio di suonare quattro eccezionali strumenti italiani del XVII e XVIII secolo. Sebbene il grande pubblico conosca Stravinskij soprattutto come un grande maestro dell'orchestra, capace di infiammare come nessun altro balletti come L'uccello di fuoco, Petrushka e La sagra della primavera, egli si è distinto anche nell'arte più intima del quartetto d'archi. Ne sono testimonianza questi Tre pezzi, scritti nel 1914 e presentati per la prima volta l'anno successivo, in cui il compositore russo esplora nuovi orizzonti musicali e armonici. Con il Quartetto n. 7 di Beethoven, il Quartetto Modigliani ci fa ripiombare in una modernità completamente diversa: quella di un compositore ferocemente determinato a lasciare il segno in un genere musicale che aveva ereditato da Haydn e Mozart e che avrebbe gradualmente rivoluzionato. Questo primo dei tre quartetti "Razumovsky" è il primo vero - e sublime - passo in quella direzione. PROGRAMMA I. Stravinskij, Tre pezzi per quartetto d'archi L. van Beethoven, Quartetto per archi in fa maggiore, op. 59 n. 1 "Razumovsky n. 7