Journées des Ateliers d'Artistes d'Occitanie 2023: Alain Croullebois

Campi creativi : Pittura "Siete Beatles o Rolling Stones? Sono i Beatles. E, a dire la verità, devo a loro l'inizio della mia carriera. Il suono indiano inciso su Sergeant Pepper? I loro soggiorni a Rishikesh mi hanno aperto gli occhi sull'India. Spinto da questo spirito "Peace and Love", ho fatto il 68 al primo anno di scuola d'arte a Parigi. Ho iniziato una rivoluzione, la mia rivoluzione! Cercando me stesso, sperimentando i sentieri indiani per placare la mia sete di libertà. 18 anni fa, quando ho interrotto la mia carriera di direttore creativo, ho finalmente trovato il tempo di esprimere su tela tutti i sentimenti di questa ricerca. Definire questo quadro con una sola parola sarebbe "vissuto". Frutto del mio percorso personale, che ho seguito sulle orme di vari Maestri, riflette il mio lavoro sulle vibrazioni emesse da ognuno di noi; al di là della mente, che da sola crea tutte le nostre differenze ed è quindi all'origine di tutti i nostri conflitti. Senza questa osservazione, senza questa comprensione, senza questa assimilazione e infine cessazione, l'io rimane bloccato in tutti i suoi giochi, compreso quello della dualità, creando così la sua stessa sofferenza, impedendogli di assaporare la sua vera libertà di Essere. Questo percorso richiede di accettare che nulla è incerto, che tutto si muove in ogni momento... e di fare i conti con l'impermanenza. Illustrato da una serie di punti diversi, organizzati secondo l'insegnamento tibetano di Vita/Morte/Rinascita..." Alain Croullebois