Chapelle Saint Gabriel

Nell'antico e rinomato sito di Ernaginum, all'incrocio tra le vie Aggripia e Domiziana, che divenne una roccaforte medievale, la cappella di Saint-Gabriel del XII secolo e l'ex castello del XIV secolo testimoniano il prestigioso passato della zona.

Capolavoro dell'arte romanica meridionale, la cappella offre ai visitatori un esterno riccamente scolpito che non ha ancora svelato tutti i suoi misteri. Già nella prima età del ferro, gli abitanti si stabilirono sulla collina, dove sono state portate alla luce le fondamenta di capanne. In realtà, il sito fu occupato dal II secolo a.C. fino al periodo tardo-antico da un insediamento che raggiunse il suo apice nel I secolo a.C.. La facciata della cappella Saint-Gabriel si ispira alle decorazioni tardo-romane. Il suo oculo è stato datato al 1180, sulla base di un confronto con la copertura del portale occidentale della cattedrale di Saint-Paul-Trois-Châteaux. Nella parte superiore, un archivolto originale circonda un oculo decorato con foglie e maschere, affiancato dai simboli dei quattro evangelisti: Giovanni (l'aquila), Matteo (l'uomo), Luca (il toro) e Marco (il leone), la cui disposizione (con il simbolo di Giovanni posto in alto) ricorda il periodo carolingio. La parte inferiore è un omaggio a San Gabriele. Un grande arco ospita il portale, incorniciato da due colonne sormontate da un frontone triangolare su cui poggia l'Agnello Pasquale. Il frontone triangolare poggia su due colonne i cui capitelli corinzi, decorati con due file di foglie d'acanto, si possono ammirare ancora oggi. La scena scolpita sul frontone raffigura l'Annunciazione con Maria e l'Arcangelo Gabriele a sinistra e Maria ed Elisabetta abbracciate a destra. Le figure sono inserite in un contesto architettonico formato da tre arcate. Sopra la porta d'ingresso, sul timpano semicircolare, l'angelo Gabriele sovrasta la scena di Daniele gettato in pasto alle belve, a sinistra, e di Adamo ed Eva al momento del peccato originale, a destra. L'interno della cappella è molto semplice, con un'unica navata divisa in tre campate a volta che terminano in un'abside circolare. L'iscrizione funeraria in omaggio a Marco Frontonio Eupore da parte della moglie Giulia Nizza si traduce così: "Aux Mânes de Marcus Frontonius Euporus, sévir augustal - un des six plus anciens membres du collège de la colonie Julia Augusta des eaux sextiennes (Aix), batelier marin d'Arles patron des mariniers des Durances et de la corporation des utriculaires d'Ernaginum". L'esistenza di questa iscrizione dimostra che il sito era la base di una corporazione di utricoli, che trasportavano merci su zattere sostenute da ostriche gonfie (uter = otre). L'abside della cappella è pentagonale all'esterno e massicci pilastri sostengono le doppie arcate interne. L'edificio è notevole per le sue proporzioni. Sul primo contrafforte è ancora visibile una meridiana: si tratta di un quadrante ridotto alle ore canoniche che scandivano la giornata del parrocchiano e del lavoratore (tierce, sexte e none).

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